Il DOC è un disturbo invalidante e la gestione nella quotidianità può essere molto faticosa sia per la persona che ne soffre, sia per i suoi familiari. Molti studi riportano che il disturbo ossessivo-compulsivo ha un impatto significativo sulla vita di chi ne soffre e su quella di chi, pur non avendo il disturbo, si trova con esso coinvolto. I familiari di pazienti affetti da questo disturbo riferiscono una qualità di vita nettamente peggiore rispetto a molte altre forme di sofferenza psicologica. Essi infatti vengono coinvolti sia in modo aspecifico che in modo specifico dalle manifestazioni del disturbo.
La reazione dei familiari rispetto al DOC può collocarsi lungo un continuum. Ad un estremo vi è una forte opposizione, all’altro estremo vi è invece una spiccata accondiscendenza («family accomodation»). Il disturbo ossessivo-compulsivo condiziona ed è condizionato dalle relazioni che possono aggravarlo, mantenerlo e complicarlo.
Aiutare i familiari di persone che soffrono di DOC a comprendere cos’è questo disturbo, come funziona e a capire come sostenere in modo funzionale il proprio familiare che ne è affetto è fondamentale per una buona riuscita della terapia e per una migliore prognosi.
Il protocollo di intervento per i familiari di pazienti con DOC ha come obiettivo quello di accompagnare/aiutare i familiari dei pazienti affetti da DOC creando una modalità d’intervento per i terapeuti il più possibile standardizzata e replicabile.
I punti chiave sono:
- Percorso di psico-educazione sul disturbo e sulle principali emozioni coinvolte
- Osservazione delle dinamiche relazionali che inconsapevolmente sostengono il disturbo, insegnando ai familiari strategie efficaci per:
- ridurre il coinvolgimento nella sintomatologia,
- gestire le risposte emotive nei confronti dei sintomi
- contribuire al piano terapeutico finalizzato alla riduzione delle compulsioni attraverso il lavoro di Esposizione con Prevenzione della Risposta (ERP).
La famiglia quindi è chiamata ad una attiva collaborazione che porti a “sostenere” la persona e non il disturbo.
Le fasi del Protocollo di family training:
Attraverso il protocollo il familiare può lavorare sui suoi atteggiamenti di accomodamento o antagonismo rispetto al comportamento della persona affetta da DOC, riuscendo a creare un clima familiare più collaborativo e strategicamente funzionale alla buona riuscita del progetto terapeutico.
Riferimento
Dr. Alessandro Marcengo (membro CEDOC – Centro di Eccellenza per il Disturbo Ossessivo Compulsivo)
Équipe
Dr. Alessandro Marcengo, psicologo e psicoterapeuta
Dr.ssa Emanuela Sabena, psicologa e psicoterapeuta
Dr.ssa Laura Schiavo, psicologa e psicoterapeuta
Dr. Stefano Clerico, psicologo e psicoterapeuta
Dr. Fabio Theodule, psicologo e psicoterapeuta
Il Centro D.O.C. è un’area specialistica del Centro Galileo Ferraris
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