La Complessa relazione tra Ansia, Disturbo di Panico e Disturbo Ossessivo-Compulsivo.
L’ansia, il disturbo di panico e il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) rappresentano condizioni psicologiche complesse che spesso si intrecciano e influenzano reciprocamente. Questa relazione intricata è di particolare interesse per i clinici per le sfide diagnostiche e terapeutiche che queste relazioni talvolta pongono. Va in ogni caso precisato che non sempre si tratta di vere comorbilità. Talvolta i pazienti considerano ansia e panico come elementi estranei o causali rispetto al DOC, tuttavia spesso si tratta invece di elementi a valle della dimensione ossessiva, magari di portata particolarmente rilevante. Non causa quindi ma conseguenza. Vediamo più nel dettaglio la relazione tra questi elementi.
Disturbo di Panico e Ansia:
Il disturbo di panico è caratterizzato da attacchi improvvisi di ansia intensa, spesso accompagnati da sintomi fisici come palpitazioni, sudorazione e sensazioni di soffocamento. L’ansia, invece, è uno stato di apprensione e preoccupazione costante, che può variare in intensità. Le due condizioni sono strettamente correlate, poiché i sintomi ansiosi possono fungere da trampolino per gli attacchi di panico.
L’ansia generalizzata può aumentare la suscettibilità agli attacchi di panico, in quanto le preoccupazioni costanti possono portare a una sensazione di costante minaccia. D’altro canto, gli attacchi di panico possono innescare l’ansia anticipatoria, in cui l’individuo diventa ansioso di avere nuovi attacchi. Questo ciclo può generare un circolo vizioso in cui l’ansia e gli attacchi di panico si alimentano reciprocamente.
Disturbo Ossessivo-Compulsivo e Ansia:
Il DOC è caratterizzato da ossessioni intrusive e compulsioni ripetitive, che possono includere il bisogno di eseguire rituali per alleviare l’ansia causata dalle ossessioni. Le ossessioni sono pensieri intrusivi e indesiderati, spesso di natura inquietante, mentre le compulsioni sono azioni ripetitive svolte per ridurre l’ansia. Le ossessioni e le compulsioni si basano sull’ansia, poiché l’individuo cerca di gestire la paura associata alle ossessioni attraverso i comportamenti compulsivi.
Tuttavia, le compulsioni offrono solo un sollievo temporaneo e perpetuano il ciclo ansia-compulsione. Ad esempio, un individuo ossessionato dalla paura dei germi può lavarsi le mani ripetutamente (compulsione) per ridurre l’ansia. Questo comportamento, sebbene momentaneamente rassicurante, rafforza l’associazione tra ansia e comportamenti ritualistici.
Intersezione tra Disturbo di Panico e Disturbo Ossessivo-Compulsivo:
L’interazione tra disturbo di panico e DOC può essere complessa e multidirezionale. I pazienti con DOC possono sperimentare ansia correlata alle loro ossessioni, il che può contribuire allo sviluppo di sintomi simil-panico. Ad esempio, una persona con ossessioni di contaminazione può sperimentare ansia intensa quando si avvicina a oggetti considerati sporchi, simile all’ansia che accompagna gli attacchi di panico.
Inoltre, il DOC può portare a comportamenti di evitamento simili a quelli tipici del disturbo di panico. Gli individui possono evitare situazioni o luoghi che scatenano le loro ossessioni, contribuendo in definitiva ad un aumento dell’ansia e dell’isolamento sociale. Questo modello di evitamento è simile alle strategie di evitamento spesso adottate dai pazienti con disturbo di panico per cercare di prevenire gli attacchi.
Trattamento e Approccio Clinico:
La complessità di questa relazione richiede un approccio clinico mirato e integrato. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è trattamento di elezione per trattare sia il DOC che il disturbo di panico. La CBT per il DOC si concentra sull’Esposizione con Prevenzione della Risposta (ERP), che aiuta gli individui a confrontarsi gradualmente con le loro ossessioni senza eseguire compulsioni. Nella CBT per il disturbo di panico, gli individui imparano a riconoscere e affrontare gli attacchi di panico attraverso l’esposizione ai sintomi fisici e alla paura associata.
La gestione farmacologica va talvolta considerata come una possibilità. Farmaci come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) sono spesso utilizzati per trattare sia il DOC che il disturbo di panico.
In conclusione, l’ansia, il disturbo di panico e il DOC sono disturbi che possono essere interconnessi ed influenzarsi reciprocamente. Comprendere questa complessa relazione è fondamentale per i clinici nella gestione delle priorità del piano di cura.
Riferimento
Dr. Alessandro Marcengo (membro CEDOC – Centro di Eccellenza per il Disturbo Ossessivo Compulsivo)
Équipe
Dr. Alessandro Marcengo, psicologo e psicoterapeuta
Dr.ssa Emanuela Sabena, psicologa e psicoterapeuta
Dr.ssa Laura Schiavo, psicologa e psicoterapeuta
Dr. Stefano Clerico, psicologo e psicoterapeuta
Dr. Fabio Theodule, psicologo e psicoterapeuta
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